venerdì 31 luglio 2015

Gotham (Stagione 1)

Togliamoci dalla memoria l'orribile e sconclusionato ultimo episodio, e analizziamo nel complesso questa prima stagione di Gotham.

Sopravvive in questa serie quel buonismo tipico del suo genere, con personaggi unilaterali, unicamente positivi, unicamente negativi, tuttavia lo sceneggiatore Bruno Heller non rinnega la natura dei propri caratteri, ma li approfondisce non prescindendo dalla stessa: Pinguino, interpretato da un azzeccatissimo Robin Lord Taylor, rimane cattivo, non gli viene data una diversa chiave di lettura, però viene personalizzato e reso un viscido doppiogiochista, e così anche buona parte degli altri personaggi... ed è questo il fattore che ha fatto fallire il finale di stagione, lo sceneggiatore ha pigramente abbandonato quei personaggi che si distanziavano da quella sopracitata unilateralità, venendo sviluppati meglio (Fish Mooney, Jada Pinkett Smith e Selina Kyle, Camren Bicondova, ma anche lo stesso Butch, Drew Powell), per farli ricadere in ridicole macchiette fumettistiche, buttando via quegli interessanti intrecci che avevano creato, che spreco!

Tuttavia, escludendo quell'odioso 1x22, la serie funziona davvero bene, creando un ottimo pseudo-poliziesco nel contesto della Gotham City pre-Batman, con riferimenti all'universo fumettistico capibili sia da chi conosce l'universo DC, sia da chi lo conosce solo attraverso film o serie animate, con trame verticali tanto coinvolgenti da non far notare alcuni schemi ricorrenti (Jim che sembra spacciato, Bullock che compare dal nulla per salvarlo), e una trama orizzontale piuttosto debole, ma sempre godibile.

Due sono gli attori che meritano una menzione: David Mazouz, il suo Bruce Wayne ha qualcosa di puro, sincero: il suo dolore, la sua felicità, la sua incertezza, vengono tutte trasmesse immediatamente allo spettatore, ogni volta che è on screen vi dimenticherete di essere davanti ad un attore che interpreta il proprio ruolo; altrettanto promettente è il Pinguino di Robin Lord Taylor, semplicemente perfetto per quel ruolo, e che, più dello sceneggiatore, riesce a delineare bene il suo personaggio, senza dubbio uno dei punti forti della serie.

Speriamo che siano i primi ventuno episodi di questa prima stagione ad essere d'ispirazione per la seconda, di prossima uscita, sperando che lo sceneggiatore rimetta in sesto questa buona (di certo non ottima, ma sempre godibile) serie, e che si risvegli da quell'incubo che è stato questo finale.

VOTO 3/5

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