martedì 9 settembre 2014

Her- Lei

Lui, un uomo abbandonato e depresso, lei, un computer, sembrerebbe la storiella dell’amore impossibile già trasposta milioni di volte, ma Spike Jonze tira fuori da questo tema un’interessante esasperazione della nostra ormai vera e propria dipendenza dalla tecnologia.

Nel futuro remoto in cui il film è ambientato non è solo il protagonista, abbandonato dalla moglie, ad essere sentimentalmente assente, l’intero mondo è avvolto da un esasperato clima di desensibilizzazione sentimentale, come si nota dal lavoro del protagonista: scrivere lettere di
ringraziamento,d’amore, ecc. per clienti paganti, e il fatto che questa pratica sia industrializzata mostra quanto si sia spinto troppo in là l’affidamento della società ai computer, tralasciando i rapporti umani: non è solo il protagonista ad essere così disperato da mettersi con un computer, l’intero mondo è in questa situazione, Theodore all’inizio del film è tanto vuoto e apatico quanto lo è Samantha, i due sono messi sullo stesso livello,la storia racconta della scoperta, per Samantha, e riscoperta, per Theodore, della loro umanità, di sentimenti ed emozioni che uno l’uno temeva di provare di nuovo, e l’altra non avrebbe mai pensato di provare: il loro è un viaggio di scoperta reciproca, il tutto affiancato da dialoghi credibilissimi che non possono che creare empatia con lo spettatore: che i personaggi ridano, scherzino, piangano o litighino, lo spettatore lo farà insieme a loro, percependo le tensioni e i veri problemi nascosti da discussioni all’apparenza banali. Interessante è inoltre la riflessione dell’autore sul tema dell’amore: essendo Samantha un computer, la storia d’amore viene privata dell’elemento carnale, del sesso,a far riscoprire la propria umanità a Theodore sarà dunque un amore ideale, quasi platonico,privati della possibilità di interagire fisicamente, la loro storia si baserà unicamente sull’intesa emotiva tra i due, senza essere “inquinata” dal desiderio sessuale, e sarà proprio l’ entrare in contatto con questo amore ideale a dare lo slancio ai due protagonisti per la scoperta di se stessi.

In conclusione, Spike Jonze con questo film è riuscito a delineare un’intelligente esasperazione della società odierna nel suo rapporto sempre più rilevante con la tecnologia, da una premessa strausata ha tratto un suo personale discorso sulla dipendenza uomo- macchina e sulle conseguenze, a livello sentimentale, che sta portando nei confronti della vita vera. Agli scettici è consigliata una visione. Meritatissimo l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

VOTO 4/5

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